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Profumi del Lido di Venezia, un’esplorazione olfattiva dell’Isola d’Oro

01/08/2025

Ci sono luoghi che si raccontano prima ancora di esplorarli. Appena si mette piede al Lido di Venezia, è l’aria infatti a parlare per prima. Una brezza sottile accoglie il viaggiatore con la gentilezza delle cose antiche: il profumo del mare e della laguna lo avvolge, mescolandosi a una sinfonia di aromi che sembrano sospesi nel tempo.

È anche per questo che il Lido viene chiamato da secoli l’Isola d’Oro. Non solo per la luce che al tramonto si riflette sulla sabbia e sulle facciate delle ville, ma per la ricchezza sensoriale che si sprigiona in ogni angolo, in ogni stagione, in ogni respiro.

Un’isola che si svela con l’olfatto

Il primo passo è un’immersione. L’odore della laguna — denso, mutevole, vivo — si mescola a quello del mare aperto, creando un equilibrio sottile, quasi musicale. È un profumo che racconta di navigazioni antiche, di legami profondi con l’acqua, di silenzi abitati da vento e orizzonte.

Camminando verso il cuore dell’isola, ci si addentra tra strade alberate che profumano di tiglio in fiore, viali larghi dove l’aria si fa più dolce, e piccoli giardini segreti da cui si sprigiona il profumo morbido delle rose antiche, o quello più deciso del glicine che avvolge cancelli e pergolati. In primavera, tutto sembra sbocciare insieme: è un’esplosione gentile, che attraversa il tempo e i sensi.

Poi arriva l’estate, e con lei l’intensità luminosa del sole sulle foglie, il respiro fresco dei pini marittimi lungo il litorale, e l’odore delle dune che si scaldano lentamente. La brezza soffia costante, mescolando le note vegetali con quelle marine, e ogni passeggiata diventa un viaggio attraverso impressioni sottili, che si depositano silenziosamente nella memoria.

Il profumo come memoria dell’anima

Ciò che rende unico il Lido è proprio questo: la capacità di raccontarsi attraverso l’invisibile. I profumi non si vedono, ma si sentono. E restano. Si intrecciano ai ricordi, rendendo ogni esperienza più viva, più vera.

Nel borgo antico di Malamocco, tra calli silenziose e corti segrete, ogni angolo custodisce una nota diversa. Qui, dove il tempo scorre con passo leggero, i profumi diventano compagni di viaggio: ci guidano senza fretta, invitandoci ad ascoltare, a fermarci, a respirare.

Al Relais Alberti, un invito a sentire

Al Relais Alberti amiamo pensare che un soggiorno sia fatto non solo di bellezza visibile, ma anche di sensazioni più intime, profonde. Tra i profumi dell’“Isola d’Oro”, invitiamo chi arriva a vivere l’isola con tutti i sensi, lasciando che l’olfatto apra la via alla scoperta.

È un invito alla lentezza e all’ascolto: del vento che cambia, della luce che accarezza le piante, dell’aria che profuma di cose vere. Perché l’eleganza autentica si nasconde nei dettagli più sottili, e i luoghi che lasciano un’impronta sono quelli che sanno farsi sentire, anche quando tutto tace.

Respirate profondamente. Lasciate che il Lido vi parli.
E portatelo con voi, come un profumo che non si dimentica.